Se fossi davvero capace di scrivere, al posto di un blog farei un libro, e diventerei ricco.

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sabato 2 luglio 2022

Post n.58: Siccità? Deh, abbiamo scoperto l’Acqua!

Miei cari bimbi sperduti nella penisola che non c’è, come state?

Avete fatto in tempo a farvi l’ultima doccia decente della vostra vita, oppure anche da voi hanno chiuso i rubinetti mentre vi sciacquavate le parti intime, e il sapone rimasto vi ha procurato un Rash Cutaneo grande come una pizza, che neanche le creme all’Aloe Vera da 300 € riescono a risanare?

Bella immagine, eh?

- Ma porca puttana, l’acqua! Datemi l’acqua, aprite questo cazzo di rubinetto!

- Ehm, cara, ti ricordi? È l’ordinanza del Sindaco, sai, per l’ambiente?

- Ma si fotta l’ambiente di merda, mi devo sciacquare subito in mezzo alle gambe, sennò il docciaschiuma alle mandorle prende fuoco!

Molto, molto romantico.

È incredibile come il tam tam mediatico abbia messo tutti in allarme rosso, pare che stiamo per essere travolti dalle sabbie cocenti del Sahara.

Decisamente suggestivo, e chi sono io per non crederci?

Leggo i social, ed è incredibile come si siano tutti trasformati in ambientalisti sfegatati.

   Solo 11 anni fa, per il Referendum Abrogativo sulla gestione dei servizi pubblici (compresa l’erogazione dell’acqua) da parte di privati, la gente per strada non voleva neanche fermarsi a parlare mentre facevo attivismo e distribuivo volantini – io, assieme a tanti altri -, perché dell’acqua non importava un cazzo a nessuno.
Difensori dell'acqua.

   Tutti in cortile a lavarsi la macchina con la canna aperta puntata verso il nulla per due ore intere, forse per un infantile bisogno di vedere l’effetto arcobaleno prodotto dagli spruzzi nel cielo.

Uhh guardaaaaaa… il verdeeeeee… il bluuuuuuu… Il rossooooo…

   Gente che per farsi la doccia apre il rubinetto, e lo lascia aperto, così, a caso, per minuti e minuti, senza il minimo bisogno, mentre gioca con la schiuma della spugna per fare i disegnini sull’ombelico, e pensa alla propria vita, l’intera vita, prima di decidersi a sciacquarsi via quella merda di agenti schiumogeni.

   Gente che per cucinare 50 grammi di stelline di grano duro riempie il pentolone da hotel, forse per paura che i chicchi ci incontrino fra loro bollendo, e rimangano duri per lo spavento, che cazzo ne so?!

(Ah, a proposito di pasta Italiana, ecco un articolo interessante del 12/08/2021, quindi prima della guerra in Ucraina, che riguarda la produzione mondiale di grano: https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/grano-duro-crisi-globale-in-vista-a-rischio-la-produzione-italiana-di-pasta )

   Amanti della natura, che innaffiano le piante aprendo l’acqua mezz’ora prima di usarla e la puntano le canne in cortile o in un giardinetto esterno, poi bagnano quelle due o tre begonie terrorizzate dall’inondazione, infine tornano ad annaffiare il cortile per un’altra mezz’ora, guardando ipnotizzati i Reel su Facebook.

   Sindaci che ordinano improvvisamente un risparmio di risorse idriche ed energetiche, e che per anni hanno permesso giochi di luce ed acqua in piazza, per osannare le loro manifestazioni di merda, facendo finta che la Terra abbia bisogno di aiuto a partire da OGGI.

 

Perché oggi?

Oggi lo dice Draghi.

L’incredibile presidente del Consiglio che piace ai politici di destra e di sinistra.

Piace, perché li mette di fronte alla loro inezia intellettuale: l’unico modo per urlare “Aò, ma che cazzo stai addì?” è argomentare altre idee, ma bisogna avere delle idee.

Quando qualcuno argomenta contro di lui, avete visto?

Mamma mia come fa brutto. Parla subito di attentato alla Repubblica.

 

Scusate l’Excursus Draconis, torniamo all’acqua.

 

Altro suggestivo suggerimento degli esperti, è che fra un’ottantina d’anni l’Italia verrà in parte sommersa dal Mediterraneo (Leggi l’articolo QUI) quindi, probabilmente i nostri figli e i nostri nipoti non avranno problemi di doccia, perché a loro sbucheranno direttamente le branchie, e si laveranno nel modo più naturale possibile, e cioè sfregandosi le scaglie fra gli scogli e usando spugne vive insaporite con alghe medicamentose.

(Fonte foto: © dandesign86 - Fotolia)

Fonte foto: © dandesign86 - Fotolia

Quindi, vi chiederete voi, a cosa voglio arrivare? Dato che il risparmio dell’acqua è stato deliberato dagli amministratori, ed è spiegato dall’informazione di stato, allora non va bene e bisogna sprecare l’acqua?

Nulla di più errato.

Risparmiare acqua, gas ed energia elettrica è una delle poche intelligenti che ci restano da fare, a parte smettere di essere influenzati da idioti analfabeti che hanno trent’anni in meno di noi e che di vita non sanno nulla, il fatto è che mi spaventa l’informazione di potere falsata, immediata, veloce e ridondante che si fiuta da un chilometro, e che si riconosce benissimo rispetto alla cronaca pura.

   È facile, sapete, capire quando una notizia cala dall’alto, perché magicamente prende il primo posto nelle pagine dei giornali, i primi minuti nelle pagine dei telegiornali, e nei social rimbalza come la Palla Pazza.

   Ve la ricordate la Palla Pazza? Quella di gomma durissima, generalmente blu scuro, che si lanciava con tutte le forze verso in pavimento del soggiorno e quella rimbalzava ovunque, rompendo lampadari, bicchieri, vasi e cimeli preziosissimi, per la gioia delle nostre madri?

Esatto, proprio a quella sto pensando.


   Improvvisamente, i giornalisti che generalmente ignorano le guerre nel mondo e i disastri ecologici che si consumano da decenni, si accorgono candidamente che in Italia manca l’acqua, e se ne accorgono tutti insieme, non appena ne parla Draco Imperator o qualche servus imperatoris.

   Questo mi fa incazzare, e non lo accetto, perché le notizie non vengono mai accompagnate dai numeri, e quando cerchi i numeri per conto tuo - non da siti di cospiratori terrapiattisti o rettiliani, ma dai vari servizi meteo - scopri che non stiamo esattamente per dissolverci nella sabbia rossa, almeno non nei prossimi weekend.

Purtroppo, però, la Palla Pazza ormai è stata lanciata, e nessuno è capace di fermarla, perché lei si alimenta di energia cinetica rimbalzante, ogni volta che qualcuno la prende in mano e la rilancia ancora più forte, ripetendo la stessa frase che aveva accompagnato il primo lancio, oppure aggiungendo qualche dettaglio a fantasia.

Non so se vale la pena cercare di fermarla, oppure mettere semplicemente al riparo i propri piatti e lampadari, almeno quelli più cari, ‘chè tanto contro gli influenzatori di stato, e per gli influenzati popolani, non c’è niente da fare.

Brano musicale: Acqua, Loredana Bertè

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