Se fossi davvero capace di scrivere, al posto di un blog farei un libro, e diventerei ricco.

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domenica 24 luglio 2022

Post n.66: Lezione bonsai di TEATRO - Agire e non recitare

“Agire e non recitare”… cosa vuol dire? È difficile rispondere in pochi secondi, è tutta la vita del lavoro di Stanislavskij.
“Agire e non recitare”, provo a fare un semplice esempio, in pochi secondi.

   Il tuo regista ti chiede di mandare un messaggio ad un amico - sei sul palco, state facendo degli esercizi – un messaggio con un cellulare, con un telefonino, un amico immaginario evidentemente.
Tu scrivi, scrivi, scrivi… dopo un minuto il regista ti dice “STOP!”, e tu sei soddisfatto, hai fatto la tua scena, ma il regista ti chiede di fargli vedere il cellulare.
Tu glie lo mostri, e sul cellulare non c’è scritto nulla, perché tu hai fatto finta di scrivere.
   A quel punto il tuo regista ti chiederà di sapere… di rifare la scena, ma a quel punto vuole sapere chi era il tuo amico, quanti anni aveva, da quanto tempo siete amici, cosa volevi scrivergli, qual era il motivo per cui volevi scrivergli.

   Rifarai la scena e gli manderai un vero messaggio, e mentre gli manderai (scriverai) un vero messaggio in scena, lungo, significativo, che avrà un senso, in quel momento tu dirai qualcosa di vero.
Farai qualcosa di vero!
Il regista dirà “STOP!” e neanche te ne sarai accorto, sarà passato un determinato numero di secondi.

Tu avrai agito e non recitato.
Ciao a tutti.

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#teatrodalvivo
#attore
#teatro
#improvvisazione

venerdì 22 luglio 2022

Post n.65: Racconti dell'Orrore in arrivo...

   La storia del vecchio guardiano scomparso era, di per sé, pittoresca ed alquanto curiosa: la paga era molto elevata, e non si capisce come mai lasciò tutto senza neanche pretendere l’ultima mensilità.
Sparì, e basta.
Questo mistero, ovviamente, alimentò la fantasia e la superstizione degli ingenui abitanti di C.”

Siete curiosi di sapere perché i guardiani del Cimitero di C. spariscono senza dare spiegazioni?
Lo scoprirete quando usciranno i miei racconti dell’orrore, finalmente in fase di correzione…












per l'immagine, rieaborata da me, si ringrazia: Malsawm Tunglut da Pixabay

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mercoledì 20 luglio 2022

Post n.64: Lezione bonsai di TEATRO - Gli errori sul palco, AttoreZen,14/07/2022/

Quante volte vi sarà capitato, durante uno spettacolo teatrale, da spettatori, di vedere chi era sul palco commettere un errore e, magari, interrompersi e dire “ops scusate” oppure fare una piccola risatina o, peggio ancora, correggere il compagno di scena.

   In quel momento è accaduta una cosa: si è ‘spezzata la magia’.

L’energia che c’era, che scorreva sul palco, e che fluiva dal palco al pubblico e dal pubblico al palco si è interrotta.

   Questo è accaduto perché tra voi (spettatori) e il palco era nato un legame, voi credevate a quello che stava raccontando chiunque c’era sul palco, e chi c’era sul palco raccontava con amore quella storia.

   (agli attori) Quindi, se per caso, vi dovesse capitare di commettere un errore – perché ognuno di noi commette errori, è normale, tanto più se stiamo affrontando una messa in scena dura, lunga, difficile, impegnativa. O, magari, anche semplicemente un concerto, in radio siamo in una diretta radio) – se vi capita un errore... perché interrompersi?
Per quale motivo dire al pubblico “scusate”, oppure peggio ancora interrompere un collega o chi è un amico che è con noi vicino?

   Andate avanti! Perché chi ci sta guardando, o chi ci sta ascoltando, crede in noi, crede in quello che stiamo facendo, e in quel momento noi lo abbiamo trasportato in un altro mondo.

Ciao a tutti


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giovedì 14 luglio 2022

Post n.63: Lezione bonsai di TEATRO - Concentrarsi sullo spettacolo, AttoreZen, 13/07/2022

   Sono alle sette del mattino a fare Yoga e esercizi, molto importante per chi vuole fare qualsiasi attività fisica, e voglio dedicare questi pochissimi secondi, questo piccolo minuto – forse un po’ più di un minuto – a chi vuole fare uno spettacolo teatrale, una qualsiasi apparizione in pubblico, chi vuole leggere qualcosa, chi vuole interpretare qualcosa in pubblico, chi si sta preparando per fare questo…
   È molto importante che voi crediate in quello che state per dire; è molto importante credere, più che alla forma che si vuole… che si vuole dare, più che al significante che si vuole dare, ma al contenuto.

   Se voi vi preparate per un mese, per un mese e mezzo, due settimane, sei mesi, per tutto il giorno, da quando vi svegliate a quando andate a letto, mi raccomando: pensate sempre a cosa state per dire a quelle persone che vi ascolteranno, perché il significato, il messaggio che darete in quello spettacolo è l’unica cosa che veramente conta.
   Interiorizzare quello che dovete dire, quello che dovete fare, il senso dello spettacolo che avete deciso di fare – perché avrà un senso? Altrimenti non avreste deciso di fare… di farlo! – il senso è molto, molto importante.
   Vedrete che quella sera, quel giorno, quella mattina, quella notte in cui vi esibirete tutto fluirà molto più facilmente se voi penserete tutti i giorni, sempre, con un unico obiettivo, concentrerete la vostra energia, nel messaggio di quello spettacolo.

Ciao a tutti.


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Post n.62: Lezione bonsai di TEATRO - AttoreZen al mattino

Sveglia ore 5:50, riscaldamento, esercizi al parco, meditazione.
Ogni attore è il suo corpo, la sua energia. 
Parola di AttoreZen
 

#attorezen

domenica 10 luglio 2022

Post n.61: Armageddon, o come caspita si scrive

Cavallette, siccità, pandemie, guerre...
Se nel 2012 anche voi prendevate per il culo 
i Maya per la fine del mondo che non è avvenuta, 
sappiate che l'addetto all'interpretazione del calendario
quella sera ha usato un traduttore Google.







venerdì 8 luglio 2022

Post n.60: Tritone


   Verbi masticando vado digerendo pensieri;
panchina come scoglio d’appoggio,
fermo così
ansimo di calura.
   Tritone quasi spiaggiato e senza più l’oriente,
cerco acqua e cerco aria,
nell’acqua affogo e soffoco nell’aria,
non più pesce, e non più umano,
destinato a saltar di scoglio in scoglio
   se lo scoglio è la mia stessa mente.
 
D’Izzia Roberto (08/07/2021, ore 16.57)

Brano musicale: Com’è profondo il mare, Lucio Dalla 

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domenica 3 luglio 2022

Post n.59: Bisonti

S’affaccia furtivo, il guerriero Sioux,
e con la mano a ripararsi da un timido sole
osserva,
silenzioso osserva il divenir del giorno ad est,
e mandria di bisonti impazziti
verso il nulla andare.
 
Ecco, sta pensando,
quelle son le mie future sfide,
e nel mentre cento dardi estrae
dalla sua faretra;
non c’è bestia che mi fermi,
quando stringo fra le mani
le mie cento vite.
 
E poi,
un pietoso sguardo verso l’ovest,
punto cardinale del ricordo.
E colori come odori,
gusti come suoni,
pallidi riflessi che ingannano i miei occhi,
e pretendono d’esser vivi.
Fichi d’india e calure estive,
sale grosso, e sale fino,
infiniti istanti silenziosi in due.
 
Ecco,
sta pensando mentre posa i dardi
son le anime danzanti dei bisonti uccisi,
che mi fanno compagnia.
Poi,
prende l’arco sorridendo
e si volta nuovamente verso est.

                                            D’Izzia Roberto (13/05/2009)

Brano musicale: Dances With Wolves - Ultimate Soundtrack Suite

sabato 2 luglio 2022

Post n.58: Siccità? Deh, abbiamo scoperto l’Acqua!

Miei cari bimbi sperduti nella penisola che non c’è, come state?

Avete fatto in tempo a farvi l’ultima doccia decente della vostra vita, oppure anche da voi hanno chiuso i rubinetti mentre vi sciacquavate le parti intime, e il sapone rimasto vi ha procurato un Rash Cutaneo grande come una pizza, che neanche le creme all’Aloe Vera da 300 € riescono a risanare?

Bella immagine, eh?

- Ma porca puttana, l’acqua! Datemi l’acqua, aprite questo cazzo di rubinetto!

- Ehm, cara, ti ricordi? È l’ordinanza del Sindaco, sai, per l’ambiente?

- Ma si fotta l’ambiente di merda, mi devo sciacquare subito in mezzo alle gambe, sennò il docciaschiuma alle mandorle prende fuoco!

Molto, molto romantico.

È incredibile come il tam tam mediatico abbia messo tutti in allarme rosso, pare che stiamo per essere travolti dalle sabbie cocenti del Sahara.

Decisamente suggestivo, e chi sono io per non crederci?

Leggo i social, ed è incredibile come si siano tutti trasformati in ambientalisti sfegatati.

   Solo 11 anni fa, per il Referendum Abrogativo sulla gestione dei servizi pubblici (compresa l’erogazione dell’acqua) da parte di privati, la gente per strada non voleva neanche fermarsi a parlare mentre facevo attivismo e distribuivo volantini – io, assieme a tanti altri -, perché dell’acqua non importava un cazzo a nessuno.
Difensori dell'acqua.

   Tutti in cortile a lavarsi la macchina con la canna aperta puntata verso il nulla per due ore intere, forse per un infantile bisogno di vedere l’effetto arcobaleno prodotto dagli spruzzi nel cielo.

Uhh guardaaaaaa… il verdeeeeee… il bluuuuuuu… Il rossooooo…

   Gente che per farsi la doccia apre il rubinetto, e lo lascia aperto, così, a caso, per minuti e minuti, senza il minimo bisogno, mentre gioca con la schiuma della spugna per fare i disegnini sull’ombelico, e pensa alla propria vita, l’intera vita, prima di decidersi a sciacquarsi via quella merda di agenti schiumogeni.

   Gente che per cucinare 50 grammi di stelline di grano duro riempie il pentolone da hotel, forse per paura che i chicchi ci incontrino fra loro bollendo, e rimangano duri per lo spavento, che cazzo ne so?!

(Ah, a proposito di pasta Italiana, ecco un articolo interessante del 12/08/2021, quindi prima della guerra in Ucraina, che riguarda la produzione mondiale di grano: https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/grano-duro-crisi-globale-in-vista-a-rischio-la-produzione-italiana-di-pasta )

   Amanti della natura, che innaffiano le piante aprendo l’acqua mezz’ora prima di usarla e la puntano le canne in cortile o in un giardinetto esterno, poi bagnano quelle due o tre begonie terrorizzate dall’inondazione, infine tornano ad annaffiare il cortile per un’altra mezz’ora, guardando ipnotizzati i Reel su Facebook.

   Sindaci che ordinano improvvisamente un risparmio di risorse idriche ed energetiche, e che per anni hanno permesso giochi di luce ed acqua in piazza, per osannare le loro manifestazioni di merda, facendo finta che la Terra abbia bisogno di aiuto a partire da OGGI.

 

Perché oggi?

Oggi lo dice Draghi.

L’incredibile presidente del Consiglio che piace ai politici di destra e di sinistra.

Piace, perché li mette di fronte alla loro inezia intellettuale: l’unico modo per urlare “Aò, ma che cazzo stai addì?” è argomentare altre idee, ma bisogna avere delle idee.

Quando qualcuno argomenta contro di lui, avete visto?

Mamma mia come fa brutto. Parla subito di attentato alla Repubblica.

 

Scusate l’Excursus Draconis, torniamo all’acqua.

 

Altro suggestivo suggerimento degli esperti, è che fra un’ottantina d’anni l’Italia verrà in parte sommersa dal Mediterraneo (Leggi l’articolo QUI) quindi, probabilmente i nostri figli e i nostri nipoti non avranno problemi di doccia, perché a loro sbucheranno direttamente le branchie, e si laveranno nel modo più naturale possibile, e cioè sfregandosi le scaglie fra gli scogli e usando spugne vive insaporite con alghe medicamentose.

(Fonte foto: © dandesign86 - Fotolia)

Fonte foto: © dandesign86 - Fotolia

Quindi, vi chiederete voi, a cosa voglio arrivare? Dato che il risparmio dell’acqua è stato deliberato dagli amministratori, ed è spiegato dall’informazione di stato, allora non va bene e bisogna sprecare l’acqua?

Nulla di più errato.

Risparmiare acqua, gas ed energia elettrica è una delle poche intelligenti che ci restano da fare, a parte smettere di essere influenzati da idioti analfabeti che hanno trent’anni in meno di noi e che di vita non sanno nulla, il fatto è che mi spaventa l’informazione di potere falsata, immediata, veloce e ridondante che si fiuta da un chilometro, e che si riconosce benissimo rispetto alla cronaca pura.

   È facile, sapete, capire quando una notizia cala dall’alto, perché magicamente prende il primo posto nelle pagine dei giornali, i primi minuti nelle pagine dei telegiornali, e nei social rimbalza come la Palla Pazza.

   Ve la ricordate la Palla Pazza? Quella di gomma durissima, generalmente blu scuro, che si lanciava con tutte le forze verso in pavimento del soggiorno e quella rimbalzava ovunque, rompendo lampadari, bicchieri, vasi e cimeli preziosissimi, per la gioia delle nostre madri?

Esatto, proprio a quella sto pensando.


   Improvvisamente, i giornalisti che generalmente ignorano le guerre nel mondo e i disastri ecologici che si consumano da decenni, si accorgono candidamente che in Italia manca l’acqua, e se ne accorgono tutti insieme, non appena ne parla Draco Imperator o qualche servus imperatoris.

   Questo mi fa incazzare, e non lo accetto, perché le notizie non vengono mai accompagnate dai numeri, e quando cerchi i numeri per conto tuo - non da siti di cospiratori terrapiattisti o rettiliani, ma dai vari servizi meteo - scopri che non stiamo esattamente per dissolverci nella sabbia rossa, almeno non nei prossimi weekend.

Purtroppo, però, la Palla Pazza ormai è stata lanciata, e nessuno è capace di fermarla, perché lei si alimenta di energia cinetica rimbalzante, ogni volta che qualcuno la prende in mano e la rilancia ancora più forte, ripetendo la stessa frase che aveva accompagnato il primo lancio, oppure aggiungendo qualche dettaglio a fantasia.

Non so se vale la pena cercare di fermarla, oppure mettere semplicemente al riparo i propri piatti e lampadari, almeno quelli più cari, ‘chè tanto contro gli influenzatori di stato, e per gli influenzati popolani, non c’è niente da fare.

Brano musicale: Acqua, Loredana Bertè

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