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#teatro
#improvvisazione
Quante
volte vi sarà capitato, durante uno spettacolo teatrale, da spettatori, di
vedere chi era sul palco commettere un errore e, magari, interrompersi e dire
“ops scusate” oppure fare una piccola risatina o, peggio ancora, correggere il
compagno di scena.
In quel
momento è accaduta una cosa: si è ‘spezzata la magia’.
L’energia
che c’era, che scorreva sul palco, e che fluiva dal palco al pubblico e dal
pubblico al palco si è interrotta.
Questo è
accaduto perché tra voi (spettatori) e il palco era nato un legame, voi
credevate a quello che stava raccontando chiunque c’era sul palco, e chi c’era
sul palco raccontava con amore quella storia.
(agli
attori) Quindi, se per caso, vi dovesse capitare di commettere un errore –
perché ognuno di noi commette errori, è normale, tanto più se stiamo
affrontando una messa in scena dura, lunga, difficile, impegnativa. O, magari,
anche semplicemente un concerto, in radio siamo in una diretta radio) – se vi
capita un errore... perché interrompersi?
Per quale motivo dire al pubblico
“scusate”, oppure peggio ancora interrompere un collega o chi è un amico che
è con noi vicino?
Andate
avanti! Perché chi ci sta guardando, o chi ci sta ascoltando, crede in noi,
crede in quello che stiamo facendo, e in quel momento noi lo abbiamo
trasportato in un altro mondo.
Ciao a tutti
Cavallette, siccità, pandemie, guerre...
Se nel 2012 anche voi prendevate per il culo
i Maya per la fine del mondo che non è avvenuta,
sappiate che l'addetto all'interpretazione del calendario
quella sera ha usato un traduttore Google.
Brano musicale: Com’è profondo il mare, Lucio Dalla
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#lepoesiepiupiccoledelmondo
#scrittura
#poetiitaliani
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Brano musicale: Dances With Wolves - Ultimate Soundtrack
Suite
Miei cari bimbi sperduti
nella penisola che non c’è, come state?
Avete fatto in tempo a farvi l’ultima doccia decente
della vostra vita, oppure anche da voi hanno chiuso i rubinetti mentre vi
sciacquavate le parti intime, e il sapone rimasto vi ha procurato un Rash
Cutaneo grande come una pizza, che neanche le creme all’Aloe Vera da 300 €
riescono a risanare?
Bella immagine, eh?
- Ma porca puttana, l’acqua!
Datemi l’acqua, aprite questo cazzo di rubinetto!
- Ehm, cara, ti ricordi? È
l’ordinanza del Sindaco, sai, per l’ambiente?
- Ma si fotta l’ambiente di
merda, mi devo sciacquare subito in mezzo alle gambe, sennò il docciaschiuma
alle mandorle prende fuoco!
Molto, molto romantico.
È incredibile come il tam tam mediatico abbia messo
tutti in allarme rosso, pare che stiamo per essere travolti dalle sabbie
cocenti del Sahara.
Decisamente suggestivo, e chi sono io per non
crederci?
Leggo i social, ed è incredibile come si siano tutti
trasformati in ambientalisti sfegatati.
Solo 11 anni fa, per il Referendum Abrogativo sulla
gestione dei servizi pubblici (compresa l’erogazione dell’acqua) da parte di
privati, la gente per strada non voleva neanche fermarsi a parlare mentre
facevo attivismo e distribuivo volantini – io, assieme a tanti altri -, perché
dell’acqua non importava un cazzo a nessuno.
Difensori dell'acqua.
Tutti in cortile a lavarsi la macchina con la canna
aperta puntata verso il nulla per due ore intere, forse per un infantile
bisogno di vedere l’effetto arcobaleno prodotto dagli spruzzi nel cielo.
Uhh guardaaaaaa… il verdeeeeee… il bluuuuuuu… Il
rossooooo…
Gente che per farsi la doccia apre il rubinetto, e lo
lascia aperto, così, a caso, per minuti e minuti, senza il minimo bisogno,
mentre gioca con la schiuma della spugna per fare i disegnini sull’ombelico, e
pensa alla propria vita, l’intera vita, prima di decidersi a sciacquarsi via
quella merda di agenti schiumogeni.
Gente che per cucinare 50 grammi di stelline di grano
duro riempie il pentolone da hotel, forse per paura che i chicchi ci incontrino
fra loro bollendo, e rimangano duri per lo spavento, che cazzo ne so?!
(Ah, a proposito di pasta Italiana, ecco un articolo
interessante del 12/08/2021, quindi prima della guerra in Ucraina, che riguarda
la produzione mondiale di grano: https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/grano-duro-crisi-globale-in-vista-a-rischio-la-produzione-italiana-di-pasta )
Amanti della natura, che innaffiano le piante aprendo
l’acqua mezz’ora prima di usarla e la puntano le canne in cortile o in un
giardinetto esterno, poi bagnano quelle due o tre begonie terrorizzate
dall’inondazione, infine tornano ad annaffiare il cortile per un’altra mezz’ora,
guardando ipnotizzati i Reel su Facebook.
Sindaci che ordinano improvvisamente un risparmio di
risorse idriche ed energetiche, e che per anni hanno permesso giochi di luce ed
acqua in piazza, per osannare le loro manifestazioni di merda, facendo finta
che la Terra abbia bisogno di aiuto a partire da OGGI.
Perché oggi?
Oggi lo dice Draghi.
L’incredibile presidente del Consiglio che piace ai
politici di destra e di sinistra.
Piace, perché li mette di fronte alla loro inezia
intellettuale: l’unico modo per urlare “Aò, ma che cazzo stai addì?” è
argomentare altre idee, ma bisogna avere delle idee.
Quando qualcuno argomenta contro di lui, avete visto?
Mamma mia come fa brutto. Parla subito di attentato alla
Repubblica.
Scusate l’Excursus Draconis, torniamo all’acqua.
Altro suggestivo suggerimento degli esperti, è che fra
un’ottantina d’anni l’Italia verrà in parte sommersa dal Mediterraneo (Leggi l’articolo QUI) quindi, probabilmente i nostri figli e i nostri
nipoti non avranno problemi di doccia, perché a loro sbucheranno direttamente
le branchie, e si laveranno nel modo più naturale possibile, e cioè sfregandosi
le scaglie fra gli scogli e usando spugne vive insaporite con alghe
medicamentose.
(Fonte foto: © dandesign86 - Fotolia)
Quindi, vi chiederete voi, a cosa voglio arrivare?
Dato che il risparmio dell’acqua è stato deliberato dagli amministratori, ed è spiegato
dall’informazione di stato, allora non va bene e bisogna sprecare l’acqua?
Nulla di più errato.
Risparmiare acqua, gas ed energia elettrica è una
delle poche intelligenti che ci restano da fare, a parte smettere di essere
influenzati da idioti analfabeti che hanno trent’anni in meno di noi e che di
vita non sanno nulla, il fatto è che mi spaventa l’informazione di potere
falsata, immediata, veloce e ridondante che si fiuta da un chilometro, e che si
riconosce benissimo rispetto alla cronaca pura.
È facile, sapete, capire quando una notizia cala
dall’alto, perché magicamente prende il primo posto nelle pagine dei giornali,
i primi minuti nelle pagine dei telegiornali, e nei social rimbalza come la
Palla Pazza.
Ve la ricordate la Palla Pazza? Quella di gomma
durissima, generalmente blu scuro, che si lanciava con tutte le forze verso in
pavimento del soggiorno e quella rimbalzava ovunque, rompendo lampadari,
bicchieri, vasi e cimeli preziosissimi, per la gioia delle nostre madri?
Esatto, proprio a quella sto pensando.
Improvvisamente, i giornalisti che generalmente ignorano
le guerre nel mondo e i disastri ecologici che si consumano da decenni, si
accorgono candidamente che in Italia manca l’acqua, e se ne accorgono tutti
insieme, non appena ne parla Draco Imperator o qualche servus imperatoris.
Questo mi fa incazzare, e non lo accetto, perché le
notizie non vengono mai accompagnate dai numeri, e quando cerchi i numeri per
conto tuo - non da siti di cospiratori terrapiattisti o rettiliani, ma dai vari
servizi meteo - scopri che non stiamo esattamente per dissolverci nella sabbia
rossa, almeno non nei prossimi weekend.
Purtroppo,
però, la Palla Pazza ormai è stata lanciata, e nessuno è capace di fermarla,
perché lei si alimenta di energia cinetica rimbalzante, ogni volta che qualcuno
la prende in mano e la rilancia ancora più forte, ripetendo la stessa frase che
aveva accompagnato il primo lancio, oppure aggiungendo qualche dettaglio a
fantasia.
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