Se fossi davvero capace di scrivere, al posto di un blog farei un libro, e diventerei ricco.
mercoledì 28 dicembre 2022
Post n.98_ Karma, Loop mentale e Natale 2022
mercoledì 21 dicembre 2022
Post n.97_ I colori dell'illusione
Sapete, gli oggetti non hanno colore, ció che vediamo è l'unica lunghezza d'onda di luce visibile respinta da essi.
In parole molto, molto semplici: se vedi un maglione azzurro, in realtà quel maglione ha una tintura che sta "assorbendo" tutti gli altri colori, respingendo proprio l'azzurro, quello che vedi tu.
In assenza di luce, lo sappiamo tutti, gli oggetti non si vedono.
Perchè ve lo dico?
Perchè è importante capire e sentire la realtà che ci circonda, studiandola, e capendo se i racconti con cui ci fanno crescere hanno senso per noi, e per decidere se trasmetterli ai nostri figli.
Se sai che i colori esistono solo per un effetto di eccitazione di elettroni, e di assorbimento o meno di fotoni, puoi credere ad occhi azzurri, sangue rosso, fonti luminose e quant'altro?
Puoi credere a chi vede 'cose' che coincidono ad icone dipinte secoli addietro, anche se quei dipinti sono realizzati con colori che "non sono colori", bensì il respingimento di una lunghezza d'onda specifica di luce, e i pittori di allora non lo sapevano?
Puoi credere che il colore adatto a te è questo o quello, perché qualcuno te lo ha consigliato sulla base di strane coincidenze, ma questo qualcuno non sa cos'è la scomposizione della luce e non sa nulla di elettroni?
La realtà è molto, molto più affascinante ed incredibile di quanto immagini: tu vivi nella realtà, o in un racconto?
#lucevisibile #elettroni #colori #fisica #attorezen #crescitapersonale #superstizione
martedì 20 dicembre 2022
Post n.96_ Censure da STAR
lunedì 19 dicembre 2022
Post n.95_ Drogarsi di saccenza
Immagine di sfondo tratta da: https://www.google.com/amp/s/www.indiscreto.info/impauriti-davanti-alla-tv/amp/
Parole chiave del post
#dipendenze #droghe #serietv #hikikomori #alcol #spinello #marijuana #giochiazzardo #caffe
mercoledì 14 dicembre 2022
Post n.94_ Umorismo Zen
#attorezen #robertodizzia #pictureoftheday #monasterotaktsang #filosofia #buddismo #bhutan #ironia #sorriso #ricercainteriore #segretodellavita #sensodellavita #sfideimpossibili
venerdì 4 novembre 2022
Post n.93_ Gli incontri del Cimitero di C. e le recensioni dei lettori
Replico, ovviamente, con un apparentemente effimero, eppur sincero, grazie.
Se hai letto il libro, scrivimi anche tu e fammi sapere cosa ne pensi!
Se non l’hai ancora letto… cosa aspetti ad acquistarlo QUI?
“Coinvolgente!
Libro scritto bene, scorrevole, che si ha voglia di leggere in fretta (e per questo genere di racconti è importante.…). Non lascerete un racconto a metà…. E farete un viaggio interessante nelle ombre che sono dentro e fuori di noi.”
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lunedì 24 ottobre 2022
Post n.92_ Quando è notte (live)
Un’altra rivisitazione nel live per AreYouReading, tenutasi il 27/11/2021 a Cesenatico, (vedi l’altra QUI ).
Brano forse solo all’apparenza malinconico, lo interpreto per la prima volta in pubblico.
#RobertoDIzziascrittore #poesia #live #attorezen #teatro #poesia #robertodizzia #scrittura #recitazione #lettura #interpretazione #improvvisazione
sabato 22 ottobre 2022
Post n.91_ Ho cercato (live)
In questa partecipazione live per AreYouReading, tenutasi il 27/11/2021 a Cesenatico, rivisito il mio testo meta-filosofico, in un intervento molto breve, ad introdurre un’altra poesia (che pubblicherò).
#filosofia #poesia #ricercainteriore #consapevolezza #live #attorezen #teatro #poesia #robertodizzia
venerdì 21 ottobre 2022
Post n.90_ Evoluzioni musicali
#elodie #bagnoamezzanotte #tosca #luciodalla #rispondimi #musica #romanticismo #unoduetrealza
martedì 11 ottobre 2022
Post n.89_ Il Diavolo umano, The Black Alien Project e considerazioni varie sulla Body modification
Chiacchierando allegro
con la persona che hai appena conosciuto e convinto a venire con te al chiosco
del cocco, potresti imbatterti però in un individuo che, fino a pochi istanti
prima, difficilmente avresti pensato di incontrare, almeno, non in
quell’occasione, e sicuramente non nella tua dimensione.
Un uomo possente, di
circa 45 anni, il cui corpo è quasi interamente tatuato, ma non totalmente,
perché molteplici striature su più direzioni ricordano il colore della sua
pelle, e stanno a significare degli sfregi, o significativi graffi.
La sua presenza non
sarebbe particolarmente eccezionale – non sono rarissime, ormai, persone che
decidono di tatuare il blu scuro o il nero totale sul corpo, a prescindere da
qualsiasi forma artistica rappresenti, disegni o scritte – se non fosse per la
sua testa.
Già, perché il capo, ed il volto di quell’uomo cambierebbero davvero la tua spensierata chiacchierata verso il chiosco; lui, con un lento ma deciso percorso, si è tramutato in qualcosa di diverso da ciò che era qualche anno fa, ed oggi si fa chiamare Diabaopraddo, Diavolo Praddo, l’uomo demone, o diavolo che sia.
Ha modificato la sua arcata dentale: adesso mandibola e mascella sono diverse, più larghe, adatte ad accogliere zanne affilate e sporgenti, aguzze come quelle d’un cinghiale, nella parte sotto, e denti acuminati che ricordano quelli d’uno squalo bianco, davanti soprattutto, al posto degli incisivi e di quasi tutti gli altri denti.
Dei suoi capelli non c’è
più traccia, a parte una piccola cresta, perché la testa, visibilmente
deformata, adesso presenta diverse bozze a rappresentar corna e, a parte
queste, dalla pelle sbucano due fila di corna vere e proprie, bianche come
avorio ed appuntite, curve come mezzelune, non enormi come quelle d’un toro,
per fortuna.
Vorresti guardarlo dritto negli occhi per capire meglio chi è: sono lo specchio dell’anima, si dice, ma i suoi occhi sono irrimediabilmente e totalmente tatuati, anche al proprio interno, e pare che il colore scuro della pupilla si sia irradiato alla congiuntiva, oscurando l’iride e la cornea.
Così, al posto della fresca bevanda a base di cocco e chissà quale strano intruglio alcolico ammazza turista, finiresti col chiedere una bottiglietta d’acqua, perché a guardare quell’uomo, ti si è seccata definitivamente la gola.
I passanti si fanno un
selfie con Michel Faro Praddo, anzi, Diabao Praddo, perché una persona così
difficilmente si può incontrare ovunque.
Resti fermo giusto il
tempo per perdere la persona che ti stava accanto, che intanto se n’è già
andata, ma a te poco importa: tu guardi, rapito dalla disinvoltura con cui la
coppia passeggia fra l’incredulità della gente e le simpatiche battute. Ti avvicini,
ma non capisci bene cosa dice l’uomo: speri parli in inglese, e invece parla
portoghese (ma dai?) e la sua dizione è inevitabilmente modificata dalle
protesi dentarie e dalle protuberanze presenti su tutta la bocca.
La coppia si allontana,
tu finisci di bere l’acqua e ti siedi sulla prima panchina disponibile per
riflettere sulla scena che hai appena visto.
Già: cos’hai visto
esattamente?
Due appassionati di
tatuaggi e body modification estremo oppure un gruppo di persone che chiedono
di fare un selfie con loro?
Voi ve lo fareste un
selfie accanto al Diabao Michel Faro Praddo?
Miei cari bimbi sperduti
nella penisola che purtroppo c’è, devo ammettere che quando ho deciso di
scrivere questo post mi sono veramente sentito a disagio, un disagio intimo e
profondo, perché la sottile linea rossa fra stupore e giudizio è davvero
subdola, e non voglio certo rovinarmi con le mie stesse mani, scrivendo qualche
cazzata di troppo. Cazzata che, del resto, potrei serenamente evitare non
pubblicando nulla sull’argomento.
Il tema, però, è molto
forte, più di quanto si pensi, tanto che sono convinto non si riesca neanche a
risolvere (tsè) con un singolo post.
Spingersi nella zona
misteriosa e misterica della mente, laddove si decide di dichiarare ai
giornalisti che non è finita lì, perché il desiderio di trasformazione è troppo
forte, e forse le mani fra un po’ diventeranno dei veri e propri artigli.
Anche Anthony Loffredo, ha
molto da raccontare, sapete.
Il gran bel ragazzo che
era prima, ora si presenta come un ‘essere’ antropomorfo, totalmente colorato e
deforme, davvero singolare, che ogni giorno ha a che fare con problemi di
integrazione e di “incomprensione” da parte estranei e parenti, perfino di
violenza psicologica ed insulti (QUI un’intervista al quotidiano Midi Libre).
Che dire,
abbiamo una questione aperta di estetica?
Stiamo
vivendo la realizzazione di sogni che sono sempre esistiti, ma che prima non
era possibile realizzare?
Oppure,
cari miei lettori (siete ancora svegli, vero?), ci troviamo davanti al più
grande caso di condizionamento di massa che si sia visto?
…oppure,
chissà se è questione di ben altri bisogni, la bella spesuccia di
UN milione di sterline del buon Rodrigo Alves, che tanto ha fatto per
assomigliare a Ken, il famoso fidanzatino della Barbie. Soldoni spesi, per poi ascoltare
la sua vera sessualità, e quindi dopo 90 interventi chirurgici diventare una
bellissima ragazza di nome Jessica.
Forse, nel suo caso sarebbe bastato un unico percorso di autoascolto, sin dall’inizio, per capire che la trasformazione da fare poteva essere solo ed unicamente l’ultima, così, come moltissime persone del mondo, Rodrigo avrebbe potuto spendere qualche migliaio di sterline, e la bella Jessica sarebbe uscita subito dal suo bozzolo per spiegare le ali della libertà.
Quando io
pubblico foto in cui faccio il vampiro con gli occhi rossi, è perché ho partecipato
a riprese video per la RAI, o perché partecipavo ad un gioco di ruolo
intitolato, appunto, VAMPIRI eh, beh, quegli occhi erano banali lenti a
contatto colorate e graduate; io sono io, sono io e sono io (3 volte). Non un
vampiro.
Quello era teatro, o TV.
Dunque, ragazzi, sarebbe opportuno affrontare un percorso di autoascolto e di ricerca interiore, prima di procedere con mutilazioni e scarificazioni estetiche?
Pensate
che, nel mondo di oggi, siamo abbastanza sereni e consapevoli del nostro “io”
da capire, con l’opportuna fermezza, se è giusto per noi toglierci quattro dita
sane e due orecchie, solo per assomigliare ad un alieno?
Per inciso…
stiamo studiando miliardi di galassie, per ora nessuna presenza di vita, quindi
la forma di alieno copiata è solo un’immagine indotta da film, fumetti e
cartoni animati, oltre a disegni, segnalazioni varie e, ovviamente, stupende e spassosissime
apparizioni dell’infinita epopea televisiva di Star Trek.
Idem per
l’immagine di demoni e vampiruzzi che, fino a prova contraria, non esistono.
Assomigliare
a loro, vuol dire assomigliare al nulla.
soprattutto dotata di grande fantasia; immagini che, nel caso di una certa importante religione, sono state addirittura confermate da poveri disgraziati sotto tortura, per qualche centinaio di anni di inquisizione.
Pratico almeno dieci minuti di meditazione al giorno?
So come funziona il mio cervello e conosco i meccanismi più elementari dei circuiti neurali che portano alle mie scelte quotidiane?
Sicuramente, per me, un
professionista di body modification o un chirurgo, dovrebbero avere la capacità
di accompagnare chi si candida alla trasformazione da umano a uomo uccello o
alieno, in un percorso intimo verso la scoperta del proprio io, e la quiete, la
calma.
E voi, miei cari lettorozzi,
cosa ne pensate?
Se siete arrivati fin qui, siete dei super lettori, e allora vi va di lasciare un vostro commento qui sotto, così apriamo una bella discussione?
...e mi raccomando, iscrivetevi al blog, condividete, e passate parola ;)
- https://tvefamosos.uol.com.br/album/2021/07/07/diabao-veja-a-transformacao-de-michel-praddo.htm?foto=1
- https://gulfnews.com/photos/news/the-sinister-attracted-me-brazilian-tattoo-artist-morphs-into-devil-look-alike-1.1629544284609?slide=7
- https://www.reuters.com/news/picture/brazilian-tattoo-artist-morphs-into-devi-idJPRTXG2CH7
- https://quintafuerza.mx/viral/black-alien-se-amputa-los-dedos-de-las-manos-y-quiere-nuevas-piernas/
#bodymodification #estetica #modificazionedelcorpo #accettarsi #diabaopraddo #michelfaropraddo #theblackalienproject #piercing #scarificazione #tatuaggi
domenica 9 ottobre 2022
Post n.87_ Echi dal cimitero di C. - dal racconto n.7: Il morbo
#gliincontridelcimiterodic #echidalcimiterodic #RobertoDIzziascrittore #robertodizzia #edgarallanpoe #attorezen #raccontidellorrore #primolibro #primedizioni #libridaleggere #kindle #leggere #librichepassione #leggerechepassione #libriconsigliati #consiglidilettura #libri #libro #book #horror #bookstagram #books #bookstagramitalia #reading #lettura #arte #libreria #scrivere #instalibri #letteratura
lunedì 3 ottobre 2022
Post n.86_ POSSIBILI INCERTEZZE
Post n.85_ Ho cercato
“Ho cercato me stesso fra i sassi
della spiaggia.
Sai che ho trovato?”
“No.”
“Sassi.”
D’Izzia Roberto (25/08/2007)
domenica 2 ottobre 2022
Post n.84_ Guerra in Ucraina. Armi e parole: molto rumore per nulla.
In 220 giorni, ho assistito deluso alla sconfitta della pace – mi correggo, all’ennesima sconfitta della pace – perché, come primissima reazione del mondo civilizzato, seguita da tutte le altre, identiche l’una all’altra, non ho visto la nascita di alcun tavolo di trattativa urgente, alcun disperato tentativo di chiusura immediata del conflitto, alcuna corsa contro il tempo per la risoluzione tempestiva del disastro che era esploso, e quello che si stava preannunciando. Nessuna veste stracciata. Nessuno si è legato ai cancelli.
Già, se tutti hanno deciso che il capo di una nazione armata è pazzo, come minimo per far cessare immediatamente i conflitti e detronizzarlo, la cosa più intelligente da fare è dargli tutti addosso come cani rabbiosi.
Fare sanzioni a Putin e aiutare militarmente Zelensky, questa è stata la strategia tattica dell’Europa.
Bene.
L’Europa sta avallando l’idea che esiste una guerra giusta, quella per difendersi.
Bene di nuovo, ma non è per questo che stavo scrivendo il post, che sono contro la guerra a tutti i costi l’avevo già scritto, e lo dico ovunque.
Oggi affrontiamo una falsa crisi energetica, stiamo vivendo l’inflazione indotta dagli squali della finanza e del mercato, e cosa riescono a partorire i geni europei?
Niente.
La Germania semplicemente e banalmente, per esempio, vuole mettere in campo uno scudo da 200 miliardi per calmierare i prezzi delle bollette dei propri cittadini, alla faccia di tutti; per capirci, noi quei soldi ce li sogniamo in 3 anni. La premessa della Nadef (nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza) spiega che dei 191,5 miliardi assegnati all’Italia “circa 21 saranno effettivamente spesi entro la fine di quest’anno. Restano circa 170 miliardi da spendere nei prossimi 3 anni e mezzo”, risorse che “se pienamente utilizzate” daranno “un contributo significativo alla crescita”.
Cioè, l’Italia prevede di usare 191,5 miliardi del PNRR in 3 anni (63,83 miliardi all’anno), di “nostro” abbiamo forse un calo del debito che libererà 8-10 miliardi, mentre la Germania vuole dare ai propri cittadini 200 miliardi di auro solo questo inverno per calmierare il costo delle bollette.
Notare che quando noi facciamo i conti, usiamo evanescenti “circa” e “se”, perfino nei documenti ufficiali, mentre gli altri tirano fuori la pecunia tintinnante senza se e senza ma.
Comunque, cittadini per i tedeschi vuol dire anche imprese, quelle che da loro diventeranno più competitive, non ci vuole un genio in economia per fare due conti e capire cosa accadrà a noi. Le nostre imprese andranno in crisi, la concorrenza della Germania sarà troppo forte, in più la gente comune in Italia non avrà soldi per consumare, non girerà moneta.
Sta già accadendo.
Queste cose non capisco.
Scusate, cari lettori, voi sapete bene che sono di animo gentile, ma oggi mi sento particolarmente frizzante, e proprio questa ve la voglio dire.
Siamo con le pezze al culo e sapete la notizia del giorno qual è?
Che dopo un referendum, valido o no, la Russia si è annessa quattro regioni ucraine: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Cioè, 220 giorni di bombardamenti e violenza da un lato, Zelensky ha raccolto uomini da tutta Europa chiamandoli al sacrificio estremo per la Patria, l’Europa si è incartata con la storia delle sanzioni, sempre più pesanti, sempre meno utili, la russofobia cieca dilaga ovunque, moriremo fra un po’ tutti di fame e freddo, e come risultato Putin ha fatto esattamente quello che voleva fare 220 giorni fa.
Una trattativa da 20 giorni, notti comprese intendo, tutti lì a studiare il modo di uscirne.
Putin è pazzo, non scemo.
Si fossero presentati TUTTI i capi di stato a dire "Oh, fermo lì, spetta, parliamone tutti insieme, guerra brutta, guerra sbagliata, Zelensky vieni qua pure te, dai sediamoci", vi assicuro che ora non stavo qua a scrivere con le lacrime agli occhi e lo stomaco irrigidito.
Ora siamo tutti in merda, morti ovunque, e il “pazzo” di cui sopra è molto, molto, molto più forte di prima, perché odiato da tutti e colpito da tutti, quindi ha argomenti più solidi, e questa volta reali, non più da mitomane: l’occidente ci odia.
Immagine di sfondo tratta da: RaiNews |
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sabato 1 ottobre 2022
Post n.83_ Scrivere un racconto dell’orrore. Da dove cominciare?
Un dialogo davvero incredibile.