Ho provato a stilare la lista fredda cinica, del numero di conflitti che hanno martoriato la popolazione umana e, eh non ci sono riuscito; e quindi non esiste un sito internet, non esiste un libro di storia, non esiste una fonte unica su cui poter studiare per trarre una lista accurata e da cui poter ricavare un numero.
Questa elementare difficoltà, di per sé mostra “l’entità”, la gravità della situazione conflitti.
Non si tratta di cento guerre, mille guerre: si tratta di un continuo flusso di morte e distruzione da decine, centinaia, migliaia di anni.
Conflitti fra città-stato confinanti, conflitti fra regioni confinanti, conflitti fra stati confinanti, conflitti fra stati lontani che usano altri stati e altre popolazioni come arma.
E quindi? Quante persone morte? Militari inconsapevoli, soldati inconsapevoli: decine, centinaia, migliaia, milioni, miliardi. Anche in questo caso il calcolo è impossibile da fare.
Ad ogni singola battaglia ventimila, trentamila, centomila, diecimila, quindicimila… e così il conteggio aumenta in modo esponenziale e di battaglia in battaglia, sono milioni quelli che si sanno, e sono incalcolabili, per non parlare di quelli che, ovviamente, non si possono sapere, perché chiaramente i registri non erano tenuti, da una certa data indietro, rispetto a come sono stati tenuti poi, i registri anagrafici.
Per cui, un numero di esseri umani morti e distrutti che non si riesce neanche ad immaginare.
Per non parlare dei feriti, degli invalidi a vita, per non parlare della sofferenza creata nelle case distrutte,
degli orfani rimasti, delle vedove, delle famiglie distrutte, per non parlare delle malattie!
Per non parlare della povertà derivante da tutto questo, gli odi, la tristezza, la negatività.
Tutto il male che ne deriva: una massa gigantesca di nulla che avanza e che mangia tutto, esattamente come la trama di un romanzo intitolato La storia infinita: un Nulla che inghiotte tutto e che non rilascia più niente, e in questo Nulla, noi - gli uomini - inconsapevoli continuiamo a gettare altri uomini.
Qualcuno prova a ribellarsi, provando a spiegare agli altri che la guerra e la violenza sono delle follie, ma i più, felicemente, continuano ad ALIMENTARE, alimentare questo Nulla con una qualsiasi scusa possibile, immaginabile.
Le epoche passano, i tempi cambiano, e gli esseri umani rimangono gli stessi.
E questo Nulla aumenta, e aumenta di dimensioni e gravità, perché l’essere umano potrebbe cambiare in meglio, la sua evoluzione potrebbe portare ad un cambiamento positivo; si dovrebbe placare il Nulla, e invece tutto peggiora.
Questo è l’andamento dei conflitti nella storia.
La storia dell’essere umano: un Nulla che avanza.
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