Cerco
-mi sono perso-
chiamo con forza quell’uomo girato di spalle
-mi sono perso-
Un uomo quieto,
un uomo rinato,
si gira in silenzio e saluta,
chiamo quell’uomo
-mi sono perso- ma è già lontano,
è così lontano,
è così..
lontano.
Sogno reale,
onirico tatto,
corrente che passa veloce , che passa e fa male,
ed ecco di nuovo quell’uomo
ed ecco di nuovo il saluto
lo guardo, lo lascio andare
-mi sono perso di nuovo-
Cerco lo stato di veglia,
ditemi il giorno,
ditemi che ora s’è fatta,
questo deserto viola
-dove mi trovo?-
Provo ad alzarmi, ed ecco lo specchio.
Ora quell’uomo mi
guarda dritto negli occhi.
stravolto, sudato, ferito.
Quell’uomo mi guarda e mi chiede
un cenno.
Ecco dov’ero.
Mi sono trovato.
D’Izzia Roberto (06/09/2008, ore 14.10)
n.b.: una microscopica malformazione cerebrale, causa varie
forme di crisi epilettiche, mie compagne di vita dal 1998.
-mi sono perso-
chiamo con forza quell’uomo girato di spalle
-mi sono perso-
Un uomo quieto,
un uomo rinato,
si gira in silenzio e saluta,
chiamo quell’uomo
-mi sono perso- ma è già lontano,
è così lontano,
è così..
lontano.
Sogno reale,
onirico tatto,
corrente che passa veloce , che passa e fa male,
ed ecco di nuovo quell’uomo
ed ecco di nuovo il saluto
lo guardo, lo lascio andare
-mi sono perso di nuovo-
Cerco lo stato di veglia,
ditemi il giorno,
ditemi che ora s’è fatta,
questo deserto viola
-dove mi trovo?-
Provo ad alzarmi, ed ecco lo specchio.
Ora quell’uomo mi
guarda dritto negli occhi.
stravolto, sudato, ferito.
Quell’uomo mi guarda e mi chiede
un cenno.
Ecco dov’ero.
Mi sono trovato.
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