Bene,
cari bimbi sperduti nella penisola che purtroppo c'è, e che magari
potrebbe sprofondare pietosamente sotto le cannonate di russi e
americani, questi ultimi sostenuti da francesi, tedeschi, inglesi, e
tutta l'altra gente scema che non vede l'ora di ripetere gli orrori
della seconda grande guerra... come state?
Vi è piaciuta
l'introduzione atta a capire meglio quant'è sbagliato mettere al
comando di stati sovrani armati dei bambini di tre anni, dispettosi e
antipatici anziché persone buone, sagge ed intelligenti?
Forse
non è ancora chiaro a tutti che c'è una gran voglia di guerra
nell'aria, ma... se di guerre il mondo è già pieno, allora perché
ne vogliamo una più grande e disastrosa?
Mah, chi cazzo lo sa.
Stiamo – forse – uscendo dal periodo fantascientifico della
pandemia da covid-19 (chiamarlo semplicemente “virus”, con tutto
il casino che ha comportato, mi sembrava davvero troppo poco, e dato
che ho perso tutto, almeno mi tolgo la soddisfazione di dare un nome
a 'sta iattura), ed è palpabile la voglia delle persone di
riappropriarsi della vita, in tutti i sensi che... comporterebbe
un rovesciamento dell'ordine sociale, totale direi.
Chi si nutre
di dietrologia, potrebbe sparare balle a cannonate, del tipo che
oramai il potere non sa più come tenerci fermi, e quindi ci vuole
una guerrona, di quelle toste, e dato che con la storia della
globalizzazione – la più grande truffa del millennio – la gente
si sente soddisfatta, bisogna fare leva su situazione critiche
locali, ed ingigantirle tirando dentro stati enormi che non c'entrano
un cazzo, ma che smobilitano l'immaginario collettivo mondiale. Già,
perché se uno dice semplicemente che due piccole repubbliche
indipendentiste ucraine filorusse vogliono essere riconosciute come
tali, e mandare tanti bacini a Putin, mentre contemporaneamente il
governo Ucraino vuole entrare nella NATO, a qualcuno potrebbe
interessare meno di Andrea Scanzi quando parla da Lilli Gruber,
ma...
Se uno spiega che gli americani in Ucraina vorrebbero
portarci il loro esercito grazie alla collaborazione dell'europa, e
che le due repubbliche indipendentiste, quindi di fatto già in
territorio ucraino, se autonome non potrebbero più frenare di fatto
l'operato dell'Ucraina e la Russia perderebbe il controllo di una
terra immensa le cui risorse naturali ed economiche sono davvero
notevoli: carbone, gas, argilla, petrolio, argille plastiche e
refrattarie, e poi industria (siderurgia, metallurgia, chimica).
Uranio, ragazzi miei, uranio... Ma comunque poi si armerebbero e si
schiererebbero a favore della Russia, chiudendo di fatto l'Ucraina in
una morsa tattica fra esse e la Crimea.
Se uno spiega in due
parole una cosa del genere, magari, il quadro si allarga, la
situazione locale di cui non ci importa un cazzo comincia ad
importarci eccome, dato che a restare senza gas e senza materie prime
siamo noi, anche se facciamo i gradassi, e se poi le bollette ci
costano 900€ e lavoriamo un mese per guadagnarne 800 di 'sti cazzo
di euro, e se poi l'unica soluzione che i nostri governanti sapranno
adottare sarà quella di schiacciare i cittadini, o economicamente o
fisicamente appoggiando guerre altrui, magari smettiamo di sorvolare
su cosa accade, e cominciamo a capire che la cosa si fa seria.
Oh,
certo, non sarà il vostro Rò a fare il catastrofista, sia chiaro; a
me le cose vanno male da vent'anni, ho già raggiunto il mio
equilibrio.
Praticamente l'ultima grande risata sarebbe andare in
guerra, ma io diserterei alla velocità della luce.
Prima di
tutto sono già esonerato per tutte le mie patologie, e perché alla
visita del militare ho detto che mi piacciono i bambini; lo dico
anche adesso, che male c'è scusate? Io amo i bambini, quando ci
lavoro mi diverto un mondo, ma ovviamente in una caserma di
rincoglioniti in mutande – si, sono stato due giorni interi in
mutande in giro per la (ex) caserma di Pagano a Milano, con altri
2000 scemi come me – dire che si amano i bambini è una cosa da
punire con l'esonero a vita dal militare.
Pensare che insistevo
per voler fare quell'anno di esercizi e nonnismo gratuito volto al
nulla.
Mi cacciarono.
D'Izzia lei non ci sente da un
orecchio, è basso ed è stato 25 minuti dallo psicologo.
Oh, ok.
Io sono alto circa 1.68, quasi 1.69 e per voi sono troppo basso.
Gandhi era 1.65 e senza alzare un dito contro nessuno ha ottenuto
l'indipendenza dell'India dall'impero britannico, però secondo la
milizia italiana sicuramente sarebbe stato considerato meno valido di
un nocciolo di dattero sputato da buttare nell'umido.
Di cosa
cavolo si stava parlando? Ah, si, che dobbiamo farci un bunker.
Oppure, no, dai, anche questa volta ce la sfangheremo,
qualcun
altro farà la guerra santa in terre lontane, e noi la guarderemo
ogni sera attraverso servizi giornalistici mirati e guidati dal
governo, che deciderà con attenzione cosa si potrà dire e cosa non
si potrà dire, ma soprattutto chi è il cattivone di turno.
Questa
volta, è senza dubbio Putin.
Certo, Putin, quello che pensiamo
butti personalmente il gas nei teatri pieni di gente per far fuori i
terroristi ceceni. Pieni di tritolo addosso e con quasi mille
ostaggi. Brutta parentesi. Gente che muore a gogò, brutta immagine,
ambulanze che vanno e vengono, bambini sdraiati, altri che piangono,
militari avvelenati. Conferenze stampa contraddittorie, bugie, lutti
nazionali un po' forzati, e inchieste mai finite. Guerra di conquiste
di fazzoletti di terra, guerre mezze sante, fatte di bombardamenti
aerei da una parte e guerriglie piccole e dolorose dall'altra.
Sì,
una brutta parentesi.
Putin, quello che doveva governare la
patria russia rossa solo un paio di volte, arrivato al posto
dell'imbriaco, quell'altro che arrivava alle conferenze stampa col
naso rosso e spettinato, ve lo ricordate? Putin, quello che sta dove
sta da più di vent'anni, e che ha tutta l'aria di non volersi
spostare da lì finché non porta il suo paese a diventare la prima
potenza economica e militare del mondo.
Per farne cosa, poi, lo
sa solo lui.
Beh, trovato il cattivone, dall'altra parte ci sono
i buoni.
E chi sono i buoni?
I poveri ricchi ucraini? No.
Loro sono le vittime.
Gli europei?
No, un po' Macron ha
provato a fare da paciere, ma si sa, i francesi non sono proprio
famosi per la loro voglia di fare la pace.
Certo, miei confusi e
bombardati lettori, i buoni sono sempre loro, gli americani!
Biden
è sbucato dal nulla, già pronto con la mano sulla rivoltella, come
il più lesto dei pistoleri del west, ha sputato sulla sabbia cocente
il tabacco masticato per ore, ha spostato il poncho, allargato le
gambe, e fissando la telecamera ha pronunciato, con voce calda e
decisa, la sua tipica frase da pistolero più veloce del west:
“coraggio, russo, vediamo se con la tua pistola sei capace di
spaventare anche me”. Niente, niente da fare, è da quando sono
ragazzetto che vedo sempre la stessa scena, è un deja vù: cambia
faccia, ma la musica è sempre la stessa.
Poi ho studiato, ho
visto documentari, film, e mi sono accorto che i pistoleri a stelle e
strisce non esistono da quando sono ragazzetto io, ma da quando
esistono le stelle e strisce.
Che due palle, ragazzi, non se ne
esce.
Anche perché a dare dei gerrafondai ai
pistoleri a stelle e strisce, sembra che uno dà ragione agli altri;
e no, io proprio col russo gassaro non c'entro nulla eh, non mi sono
mai piaciuti i capi di stato bugiardi, militari, potenti e
terrificanti come quello la.
Poi ha anche la faccia da mozzarella
andata a male, dev'essere uno che a scuola lo prendevano un sacco per
il culo; quelli così che vanno al comando sono i peggiori.
Pensa
se vanno al comando della russia.
E' incredibile, proprio adesso
(23/02/2022, ore 18,00, nda) leggo che praticamente tutti i capi di
stato europei si sono messi a fare gli sbruffoni contro la mozzarella
russa, e sai con quali conseguenze intelligenti? Stanno ottenendo che
quello ha mandato tra 170 e 190 mila militari nelle due repubbliche
indipendentiste di cui sopra, e il nostro ministro Di Maio ha detto
che c'è il rischio che la situazione diventi una pericolosa “morsa”
data la presenza dei militari russi anche in Crimea – Toh, proprio
come avevo previsto mentre scrivevo questo post. Bravi, complimenti,
questa sì che è diplomazia. Sai, è come uno che ha una bomba in
mano e tu gli dici: oh brutto stronzo, se non disinneschi e appoggi a
terra quella cazzo di bomba vengo lì e ti riempio di schiaffi quella
faccia di merda che ti ritrovi, e vaffanculo!
Va bene, ragazzi,
sono stanco di scrivere, e poi devo andare a preparare le riserve di
cibo per il bunker.
Per i prossimi mesi non so quanto riuscirò a
scrivere – sotto gli attacchi aerei è difficile concentrarsi, si
sa – ma comunque non dovete perdere la speranza, se non saranno i
russi a disintegrarci, ci saranno i cinesi o gli indiani, per i
pistoleri a stelle e strisce qualsiasi nazione che progredisce è
troppo una rottura di palle, e va eliminata, e dato che noi siamo e
saremo sempre i leccapiedi di quei guerrafondai, dato il nostro
debito per la liberazione, resteremo sempre sul filo del rasoio.
A
proposito, sia chiara una cosa: quado scrivo “americani”, o
“russi”, o “francesi” ecc.. MAI mi sto riferendo al popolo di
quella nazione, ma a chi lo sta governando, politici, militari e gentaglia che decide sempre per le azioni peggiori, le più dolorose, sia ben chiaro.
Per
quel che ne penso, i popoli non esistono perché i confini non
esistono, e questo è tutto.
Ciao, buona guerra a tutti.