Se fossi davvero capace di scrivere, al posto di un blog farei un libro, e diventerei ricco.

Se fossi davvero capace di scrivere, al posto di un blog farei un libro, e diventerei ricco.


domenica 7 novembre 2021

Post n.14: Il Gi-Venti(cello)

     Miei cari piccoli cormorani ghiotti di pallini di plastica e pannolini non riciclabili finiti in mare, come state?
Il vostro Rò oggi vi parla da inviato speciale.
No, è una cazzata, certo, dove pensate che vada co' sto freddo e umidità, ma soprattutto gratis?
Comunque, tengo parecchio a farvi sapere che il 30 ed il 31 Ottobre 2021, si è svolto un evento che, in ordine di importanza e magnificenza, secondo me batte tutti quelli della storia "moderna", e parlo di un periodo pieno di eventoni decisamente emozionanti.
Dal risveglio di Siddhārtha, che - guarda 'mpò - capisce cos’è veramente importante nella vita solo dopo averne gustato tutti gli agi e goduto i vizi della lussuria, alla costruzione della mega biblioteca di Alessandria d’Egitto, pensata per raccogliere milioni libri, in un periodo in cui la gente comunicava coi disegnini dipinti sulle ciotole di DAS.
Dallo sbarco degli americani in Sicilia con l'aiuto di Cosa Nostra, allo scioglimento dei Take That.

     Breve parentesi sui Take That. Forse non è chiaro a tutti il senso del nome che si era cucito addosso quel gruppo. Take That vuol dire “Prendi Questo”, e non credo si riferisca ad un cacciavite.
La traduzione più corretta sarebbe “Toh, Prenditi Questo”.
Come si aprivano i concerti di un gruppo con quel nome?
Li avete aspettati, li avete adorati sui poster di Cioè, li avete sognati ascoltandoli alla radio e godendo di brevi clip mandate in onda su Video Music, ora sono QUI: ecco a voi  i “Toh Prenditi Questooooooo”.
Tutti i ragazzini emuli con le mani sul pacco, ad agitarle su e giù, e tutte le ragazzine a strapparsi i capelli e con la bava che sgorga copiosamente dalla bocca, stile pitbull.
E oggi fracassiamo lo scroto per il bacio del Principe Azzurro a Biancaneve.
Va beh. Torniamo al post.

Insomma, di eventi importanti ne abbiamo avuti, ma la settimana scorsa, a Roma, la nostra bella Roma piena di storia e cosche mafiose locali, si è riunito il G20.
TATTARATTAAAAAAAAAAAAA!!!
IL GI-VENTIIIII (applausi)

            - Papà cos’è il Gi Venti?
            - è il punto che tocco a tua madre per farla godere.
            - cioè quando lavi tu i piatti e butti la spazzatura?
            - sì, esatto, hai già capito. E hai solo quattro anni.

Una riunione, per intenderci, di capi di stato che, ogni tanto, in una data decisa a cazzo, si incontrano per prendere decisioni importantissime.
Una specie di gita in campagna, di quelle che si facevano in Quarta elementare, in bicicletta, dove avevi anche il tempo, fra un panozzo e un gioco con le corde, di decidere con i compagni e la maestra, i titoli dei tre libri da leggere durante l’estate che ti separava dall’inizio della temuta Quinta.

     Già la scelta del nome è evocativa di come la pensano; perché, è gente, quella che si è riunita a Roma, che non si classifica per il numero di partecipanti (tre, cinque, venti), ma per l’importanza: "G".
Grandi, Great, Grossi e, se la parola Cazzuti iniziasse per “G”, probabilmente G20 sarebbe l’acronimo di Venti Cazzuti.
Gli americani volevano cambiare la sigla in “the20FB”, “the 20 Fucking Bastard”, ma Mattarella ha fatto notare che il tabellone d’ingresso della location poteva essere scambiato per un film della coppia Stallone-Swarzennegger, allora per il momento sono rimasti sul sobrio.
Perché, perchè sottolineare che sono “grandi”, dicevo?
È come se in un condominio di 195 persone (tanti sono i Paesi del mondo con governi sovrani) ne venissero invitate solo 20 ad un'assemblea, e questa la intitolassero “gli unici 20 del palazzo con l’alito buono”.
Questione di buon tono.

     Di cosa hanno discusso ‘sti venti con l’alito buono?
Fra le tante cose inutili, (tipo di come le banche supportano i debiti dei paesi più sfigati in vista del fatto che non ci sono soldi per vaccinarsi per un virus, che prima o poi dovremo debellare) di inquinamento.
Certo, ci sta bruciando il culo un po’ a tutti, la terra (anzi, la Terra) ci crolla da sotto i piedi, i mari si ribellano - e non sono sicuro siano in corso guerre fra Snorky e Atlantidei -, le specie animali spariscono più velocemente di arachidi salate nella ciotola di un bar durante l’aperitivo, e tutte le volte che piove trenta secondi in più del solito, scende Noè con l’arca, per raccattare nuove coppie di animali da portare su qualche affluente del Po.
I venti del Gi-Venti sono stati capaci di sintetizzare, in due giorni di discussioni, alcuni concetti importantissimi per l’ambiente, che senza di loro cazzo proprio non potevamo farcela: stiamo inquinando, e dobbiamo smettere di inquinare.
Ah, dobbiamo smettere, con calma però: entro venti, trenta o quarant’anni da oggi.
A giudicare dall’età media dei “grandi” presenti in quell’aula, e dalla nostra, che restiamo a chiederci che minchia altro hanno detto di intelligente, direi che gli unici a scoprire gli effetti del Gi-Venti saranno i nostri figli e i nostri nipoti, quando i “grandi” saranno ormai cibo in scatola per cani radioattivi con tre code, e noi saremo vecchietti rincoglioniti, incapaci di pisciare senza l’ausilio di un libretto di istruzioni fatto di immagini.
Grandi, però. A3 pieghevoli, a colori. 

     Cari bimbi sperduti nella penisola che purtroppo c’è, e che ospita anche ‘ste puerili messe in scena - perché, dai, due giorni di chiacchiere, fatti di foto, con tanto di passeggiatine in centro e visite alla fontana di Trevi, non sono altro che una pantomima - tenetevi forte, perché mi sono sparato per voi la dichiarazione d’intenti in inglese (tsè, col traduttore ovviamente), e ne ho scoperto uno favoloso:

Riconosciamo gli sforzi compiuti da un certo numero di paesi per aderire al Leaders' Pledge for Nature e ad assicurare che almeno il 30 % del territorio globale e almeno il 30 % del gli oceani e i mari globali siano conservati o protetti entro il 2030 e noi aiuteremo a fare progressi verso questo obiettivo in conformità con le circostanze nazionali”.
EHEHEH ?!?!?!?!
VI SIETE IMPEGNATI A POTER DISTRUGGERE FINO AL 70% DI TUTTO CIO’ CHE CI CIRCONDA… MA NON DI PIU’?!?!?!
Aspè, che la frase che arriva subito dopo è ancora più bella:
Incoraggiamo e supportiamo gli altri a assumere impegni altrettanto ambiziosi”.
Ma DIO LATTE, come direbbe il buon Natalino Balasso, vi siete impegnati a proteggere solo il 30% di tutto il pianeta a nove anni da oggi, e vi sembra un obiettivo AMBIZIOSO?!?!?!
Fare sesso con Kirsten Dunst vestita da Maria Antonietta , quello è un obiettivo ambizioso!
Ascoltare per tre ore Alberto Angela senza addormentarsi, quello è un obiettivo ambizioso!
Riuscire ad inventare favole a tua figlia tutte le volte che te lo chiede, senza mai farle capire che stai improvvisando, quello è un obiettivo ambizioso!
Oh, se non credete a ciò che scrivo (e fareste bene, di norma), potete armarvi di pazienza, e leggere in tutta calma anche voi la dichiarazione d’intenti QUI (si parla di ambiente dall’articolo 16 in poi).

     Sapete perché sono certo che questi “grandi” 20 siano molto, ma molto distanti da noi?
Prima di tutto perché si incontrano due mezze giornate ogni tanto.

Ho pensato a una telefonata di un amico: «Ciao Rò, ascolta, dobbiamo parlare di una roba troppo seria, no ma davvero, è importantissima, devi assolutamente tenerti libero, abbiamo da prendere una decisione vitale. Mi sono già messo d’accordo con gli altri. No, non tutti, solo quelli con l’alito buono. Vedi di tenerti libero, diciamo… FRA SEI ANNI E MEZZO. Mi raccomando, sabato e domenica eh. No, non tutto il giorno, solo mattina e pomeriggio. Ci vediamo a Roma, così pomeriggio tardi e sera ci facciamo un po' di giri a Trastevere che gira un sacco di roba buona”.


Vado a vomitare un attimo.
...
Ecco, ci sono.

     
Altro motivo per cui il loro interesse per l’ambiente (chiamatelo Environment, che mi frega, i koala e le api non parlano l’inglese) secondo me è una cagata?
Il Gi-Venti è stata occasione per fare portare a segno un bel colpaccio: l’America toglie i dazi su alluminio e acciaio. No ragazzi, non è un regalino trovato sul tavolo dalla raffinata von del Leyen in un Kinderone Sorpresa, perché, in cambio, anche quel simpaticone di Biden ha ottenuto che l’Europa eliminerà altrettanti dazi su prodotti importati dall’America, strascico di una guerra invisibile combattuta da - e contro il - playmobil platinato (Non ci credi? Clicca QUI).
Oh, che bello, salvaguardiamo l’ambiente con la produzione e la commercializzazione di nuovi milioni di tonnellate di metalli e prodotti inutili, che gireranno liberi e felici per i continenti, su navi, aerei e camion, incrementando il consumo di combustibili fossili.
Attenzione, però: in tutto questo c’è una “componente green”.
Già, Ursula e Joe si sono impegnati a sviluppare nuove tipologie di produzione di metalli a bassa produzione di carbonio.
Quindi per decidersi ad inquinare di meno, bisogna prima mettersi d’accordo per inquinare di più.

     È tutto sotto controllo, però, ragazzi: entro il 2030, salvaguarderemo niente popò di meno che il 30% del nostro pianeta. Per il resto, diventerà tutto discarica.
Noialtri, sette miliardi e mezzo di poveri stronzi, ci trasferiremo tutti in Sardegna.

Non in tutta la Sardegna, solo Oristano e provincia: staremo un po’ strettini, ma immagino che sarà divertente.

     A me, ‘sta robba che hanno fatto a Roma il 30 e 31 Ottobre 2021, più che un Gi-Venti, sembra un Gi-Venticello.
‘Na scoreggia, insomma.
Una scoreggia tossica e soffocante di dimensioni globali, però a bassa produzione di carbonio: una scoreggia green.
Buon venticello a tutti.

p.s.: ho postato per voi un video molto graffiante del suddetto, stimatissimo, Natalino Balasso (che non ricambierà mai la stima, più che altro perchè non sa ci càsso sono, per dirla come lui), che tratta il tema dell'inquinamento con.. con... e guardatevelo, no?!



parole chiave del post
#G20Italia2021
#Roma
#ambiente
#scorreggiagreen
#Terra
#inquinamento
#salviamoimari
#ecologia
#natura
#discarica
#carbonio
#dazi
#riciclo
#cambiamentoclimatico
#rifiuti
#consumismo
#NatalinoBalasso

Nessun commento: